Skip to main content

Autore: Matteo Catani

Britten, i più piccoli e il messaggio universale del Piccolo spazzacamino

MACERATA. Il direttore della Sagra Musicale Umbra, Alberto Batisti, traccia un quadro sulla figura di Benjamin Britten, nel centenario della sua nascita, all’Aperitivo Culturale delle ore 18: titolo dell’incontro Britten dalla parte dei più piccoli.

Talento precoce, il compositore inglese a sei anni aveva già scritto un centinaio di composizioni musicali. Nella fase della maturità, a venti anni, si era già distaccato dalle estetiche del panorama musicale inglese. La poetica del suo comporre mirava ad essere dalla parte del pubblico, a farsi capire, a parlare la lingua della gente. Considerava i bambini il suo interlocutore privilegiato perché trovava in loro una purezza incontaminata, un mondo di bellezza e di immediatezza che non trovava negli adulti. Let’s Make an Opera, dal quale è stato tratto Il piccolo spazzacamino, è un gioco teatrale didattico attraverso il quale si insegna come è fatta un’opera.

Nel secondo intervento, il regista Henning Brockhaus sottolinea i meriti dei ragazzi dell’Accademia delle Belle Arti che, per Il piccolo spazzacamino, hanno curato luci, costumi e scenografia. Oltre 1600 disegni realizzati dai bambini delle scuole di elementari di Macerata, Montecassiano e Tolentino sono serviti a costituire la base delle scenografie. Per la prima volta Let’s Make an Opera, seppur con dovuti tagli, viene restituita nella sua forma completa: nel primo atto viene raccontato come si realizza un’opera e le successive prove, nel secondo come musica e canto diano più intensità alle emozioni, mentre il terzo atto è la presentazione dell’opera vera e propria, Il piccolo spazzacamino.

Per il pubblico è una possibilità unica e imperdibile di vedere per intero il progetto didattico del musicista inglese.

Patti Smith infiamma il pubblico degli Aperitivi culturali

MACERATA. Bagno di folla per Patti Smith agli Aperitivi Culturali, in attesa del grande spettacolo di stasera allo Sferisterio. Gli Antichi Forni registrano un pienone mai visto prima, in un crescendo che culmina con “People have the power” cantato dal pubblico in visibilio.

Accolta dalla curatrice degli Aperitivi Culturali Cinzia Maroni e dal direttore artistico del Macerata Opera Festival Francesco Micheli, la Sacerdotessa del rock ha anticipato il grande appuntamento di stasera nel tempio della lirica. Patti Smith si è detta orgogliosa dell’accostamento, dichiarando, nel corso dell’incontro, di essersi innamorata delle opere di Puccini tanti anni fa, al punto di sognare di diventare una cantante lirica.

Nel clima raccolto degli Antichi Forni l’icona rock si è raccontata, con quella stessa genuinità che secondo lei molti artisti hanno perso, a vantaggio di una ricerca esasperata della celebrità. Nonostante la sua indole l’abbia sempre portata a “suonare forte” e a buttare giù quei “muri” che le si sono presentati davanti, oggi, si dice fiduciosa, soprattutto verso le nuove generazioni, e verso i nuovi talenti che sostiene rappresentino il futuro delle nostre società e della musica. Al termine dell’incontro ha trascinato con entusiasmo il pubblico nella versione unplugged di “People Have The Power”, un piccolo aperitivo del grande spettacolo di cui godrà stasera Macerata.

Un viaggio intrecciato tra psiche e arte “dentro” la trama del Trovatore

MACERATA. A cavallo con la prima replica de Il Trovatore, l’Aperitivo Culturale di sabato 27 luglio ha ospitato il critico musicale Fabio Brisighelli che, per l’occasione, ha offerto una sua avvincente analisi attorno ai temi portanti dell’opera. Un focus particolare è stato dedicato alla figura di Azucena, la più controversa e complessa della trama. L’odio e la sete di vendetta che segnano fortemente la zingara de Il Trovatore non esauriscono l’anima del personaggio, che ricopre, anche, il ruolo di madre amorosa in pena per la sorte del figlio Manrico.

Secondo Brisighelli la duplice personalità di Azucena è una caratteristica che accomuna molti soggetti di Verdi, aspetto che promuove diverse chiavi di lettura interpretative delle sue opere. Lo stesso Conte di Luna, pur essendo accecato dalla gelosia ed avendo l’ingrato compito di “chiudere il cerchio” e di provocare la tragedia che Azucena non era riuscita a portare a compimento, non è un vero antagonista, guidato unicamente da sentimenti di negatività, ma è anche un amante appassionato che soffre in quanto non corrisposto dalla sua amata Leonora. L’ambiguità che avvolge la trama viene accentuata dalle ombre che nell’opera sostituiscono le cose reali, trascinando i personaggi all’interno di un’atmosfera sospesa, indefinita, dove non sono i fatti ad essere narrati, ma i riscontri che questi hanno sui protagonisti.

Azucena, Manrico, Il Conte di Luna e Leonora subiscono i retaggi di un passato che non li abbandona, ma li condanna ad un destino atroce dal quale non possono fuggire.

Il professor Rescigno e il diritto d’autore ai tempi di Verdi

MACERATA. Appuntamento dedicato al diritto d’autore, disciplina che nacque ai tempi di Giuseppe Verdi, quando la casa discografica Ricordi pose le fondamenta per la tutela dei diritti dell’editore e dell’autore. La curatrice dell’incontro agli Antichi Forni Cinzia Maroni e il presidente dell’ordine degli avvocati di Macerata Stefano Massimiliano Ghio hanno introdotto l’intervento di uno dei massimi conoscitori del tema, il giurista Pietro Rescigno. Professore emerito di diritto civile all’Università La Sapienza di Roma ha affrontato la sua analisi, partendo dalle sue esperienze dirette per toccare alcune delle nozioni cardine del diritto d’autore, fino ad arrivare alle recenti problematiche derivanti dall’avvento dei nuovi mezzi di comunicazione. Secondo Rescigno, infatti, la complessità della materia dipende dalla sua caratteristica intrinseca di tutelare la persona e la condivisione del frutto della creatività contemporaneamente e richiede una stretta corrispondenza tra esperienza concreta e discorso teorico. Le origini, le attività riconducibili al diritto d’autore, i tempi di tutela previsti, il ruolo della SIAE, ma anche aneddoti e casi specifici che ancora fanno discutere.

Il professor Rescigno e il diritto d’autore ai tempi di Verdi

MACERATA. Appuntamento dedicato al diritto d’autore, disciplina che nacque ai tempi di Giuseppe Verdi, quando la casa discografica Ricordi pose le fondamenta per la tutela dei diritti dell’editore e dell’autore. La curatrice dell’incontro agli Antichi Forni Cinzia Maroni e il presidente dell’ordine degli avvocati di Macerata Stefano Massimiliano Ghio hanno introdotto l’intervento di uno dei massimi conoscitori del tema, il giurista Pietro Rescigno. Professore emerito di diritto civile all’Università La Sapienza di Roma ha affrontato la sua analisi, partendo dalle sue esperienze dirette per toccare alcune delle nozioni cardine del diritto d’autore, fino ad arrivare alle recenti problematiche derivanti dall’avvento dei nuovi mezzi di comunicazione. Secondo Rescigno, infatti, la complessità della materia dipende dalla sua caratteristica intrinseca di tutelare la persona e la condivisione del frutto della creatività contemporaneamente e richiede una stretta corrispondenza tra esperienza concreta e discorso teorico. Le origini, le attività riconducibili al diritto d’autore, i tempi di tutela previsti, il ruolo della SIAE, ma anche aneddoti e casi specifici che ancora fanno discutere.

Annullato l’aperitivo culturale: Amare, Essere, Sognare, tre divag-azioni su Shakespeare

MACERATA. Gli enti organizzatori del progetto “Danza all’Opera”, visti i tagli al Fondo Unico dello Spettacolo per le Marche, hanno preso la dolorosa decisione di annullare lo spettacolo Romeo and Juliet in programma all’Arena Sferisterio giovedì 25 luglio. Di conseguenza sono stati annullati anche tutti gli appuntamenti di avvicinamento, compreso l’aperitivo culturale previsto per giovedi alle ore 12, agli Antichi Forni, dal titolo: Amare, Essere, Sognare, tre divag-azioni su Shakespeare, con Silvia Poletti e Gilberto Santini.

Ascolti e riflessioni intorno al mistero della voce di Beniamino Gigli, il tenore che entrò nel cuore degli italiani

MACERATA. Il Macerata Opera Festival ha dedicato a Beniamino Gigli l’intera giornata di domenica 21 luglio, a partire dall’incontro con gli Aperitivi Culturali della mattina, durante i quali la musicologa Paola Ciarlantini e il vociologo Giancarlo Landini hanno esaltato l’arte vocale del famoso tenore recanatese.

Dopo qualche nota biografica, offerta da Paola Ciarlantini, sulla formazione del Gigli, Giancarlo Landini si è lanciato in un’avvincente analisi di quelli che sono stati, secondo lo studioso, gli elementi principali del suo successo. La perfetta impostazione della voce, la sua patina dolcissima e radiosa, la sua capacità di far vibrare il senso delle parole, passando dai registri più diversi, trasformando anche la canzone più insignificante in un cameo e la sua caratteristica di riuscire ad essere sempre credibile, cantando melodrammi così come canzonette, hanno fatto sì che, dall’alto del suo magistero tecnico, Gigli riuscisse ad arrivare nel cuore di tutti, in modo quasi oceanico, portando la commozione nell’anima di chi lo ascoltava.

Landini, poi, ha ricordato il giorno in cui la giuria del concorso vocale di Parma scrisse “Finalmente abbiamo Il Tenore”, ed effettivamente, da allora, Gigli fu per l’Italia uno dei massimi rappresentanti del bel canto italiano nel mondo. Landini ha voluto, inoltre, riconoscere come meriti a Beniamino Gigli il fatto di aver oltrepassato le barriere di una geografia politica che con l’arte aveva ben poco a che fare e, soprattutto, il suo essere andato alla ricerca di una popolarità che ha rintracciato grazie al cinema, da lui frequentato dal 35 al dopoguerra. Infine, forse, il merito più grande, rintracciato dal vociologo, è stato proprio quello di aver calcato qualsiasi palco con autorevolezza e disinvoltura, dai più titolati a quelli, invece, popolari, dimostrando in modo esemplare quanto sia l’artista a fare grande il palcoscenico e non il contrario.

Francisco Negrin, Il Trovatore è un’opera moderna

MACERATA. Amore e desiderio di vendetta. Ecco uno dei temi del secondo appuntamento degli Aperitivi Culturali, che ha visto protagonisti il critico musicale Enrico Girardi e Francisco Negrin, regista de “Il trovatore” che ha debuttato nella serata.

Prima di gustare l’aperitivo offerto dal Doppio Zero Lab, Enrico Girardi, musicologo e firma del Corriere della Sera, ha svelato alcuni retroscena e contestualizzato questa opera considerata uno spartiacque della produzione verdiana: Il Trovatore sta a Verdi come la Sinfonia n.5 sta a Beethoven.

Particolarmente interessanti sono stati i passaggi relativi alla collaborazione con il librettista Cammarano, basato su una profonda e rara stima da parte di Verdi, e alla analisi dei temi che rendono Il trovatore un’opera moderna, che indaga la duplicità degli animi dei personaggi combattuti tra amore e desiderio di vendetta. Oltre a qualche curiosità sull’allestimento scenografico, è proprio sulla complessità dei personaggi che il regista Negrin ha voluto soffermarsi, specialmente su quelli femminili. Azucena, ossessionata e tormentata dagli spiriti della madre e del figlio morti al rogo, è la vera protagonista della storia. La sua sete di vendetta avvolge, come una ragnatela, Manrico e Leonora, quest’ultima simbolo dell’amore impossibile, incondizionato e fatalmente tragico.

Hanno partecipato all’incontro, che si è svolto nelle sale degli Antichi Forni, anche il sindaco Romano Carancini e il direttore artistico Francesco Micheli.

Gli Aperitivi Culturali inaugurano la stagione 2013 brindando sulle note del Va’, Pensiero

MACERATA. Inaugurata la stagione 2013 degli Aperitivi Culturali che hanno ospitato, in occasione della giornata della Prima del Nabucco, Angelo Foletto e Gabriele Vacis perché parlassero dell’opera dal loro punto di vista.A presenziare l’incontro il presidente dello Sferisterio Cultura Federica Frontini che, per i ringraziamenti, ha lasciato la parola al sindaco di Macerata Romano Carancini. L’aperitivo finale è stato offerto da “Pathos”, la rinomata libreria, ristorante e caffetteria situata nel centro di Macerata.

Angelo Foletto, studioso e critico musicale, ha aperto l’incontro, affrontando un interessante capitolo sull’autenticità dei racconti che riguardano il Va’, pensiero e sulla probabile volontà di Verdi di creare una leggenda intorno al brano che, ancora oggi, è considerato il più suggestivo dell’opera. Ha, inoltre, dedicato un focus sugli elementi innovativi del Nabucco, come ad esempio, sulla centralità del coro che per la prima volta svolge un ruolo da protagonista, sulla straordinarietà del ruolo di Abigaille che, oltre ad essere la figura di spicco, è, di fatto, anche l’antagonista della vicenda e sulla tematica, che torna poi anche nel Trovatore, del legame paterno/materno negato.

Gabriele Vacis, il registra dell’opera in cartellone, ha anticipato alcuni dettagli scenografici come, ad esempio, la decisione di utilizzare materiali semplici che riescano a donare una veste moderna all’opera senza snaturarne l’essenza. Concettualmente Vacis ha voluto sottolineare come la guerra tra due mondi apparentemente lontani, come quella narrata all’interno del Nabucco, celi, in realtà, la necessità di trovare tra essi quel punto di contatto che consenta di superarne i muri e le divisioni che li allontanano.

Aperitivi Culturali 2013 tra Muri e Divisioni

MACERATA. Dal 19 luglio ritornano gli Aperitivi Culturali organizzati dall’associazione Sferisterio Cultura con il sostegno del Festival Off di Macerata Opera Festival e del Comune di Macerata.

Gli Aperitivi Culturali sono sia “dentro” che “fuori” la stagione lirica: scavano in profondità i temi delle opere, ma cercano anche altri approcci e altri linguaggi di approfondimento. Appuntamenti che dimostrano come la filosofia, l’arte, il diritto, la storia, la letteratura, lo spettacolo siano influenzati e influenzino l’opera lirica.

Alle ore 12.00, agli Antichi Forni, vanno in scena tante “contaminazioni culturali”, seguite dalle tradizionali degustazioni di prodotti tipici offerti dai nostri partner. Nella prima settimana gli aperitivi si svolgono in concomitanza con le prime; poi negli altri tre week-end del festival torneranno ogni giovedì, venerdì, sabato, domenica,

Come sempre ci saranno aperitivi speciali in occasione degli eventi del festival: Giulietta e Romeo (25 luglio) e la Notte dell’Opera (1 agosto). Domenica 28 luglio gli aperitivi raddoppiano: alle 12 l’incontro con Patti Smith, la vera contaminazione del Macerata Opera Festival, ed alle 18 l’introduzione al Piccolo Spazzacamino di Britten che debutta al Lauro Rossi.

Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Macerata ha accreditato ai fini della formazione professionale l’intervento del grande giurista Pietro Rescigno (26 luglio) che ci racconterà la storia del diritto d’autore, nato proprio con Verdi.

Gli studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Macerata realizzeranno un video sui luoghi della Macerata ebraica in occasione dell’aperitivo del 4 agosto su vecchi e nuovi muri e divisioni.

Il nostro slogan chi sa solo d’opera non sa niente d’opera rimane dunque sempre valido ed attuale. Il programma completo 2013 qui!

Aperitivi Culturali 2013

VENERDÌ 19 LUGLIO 2013, ore 12.00
E fu Verdi per sempre
Antichi forni, Piaggia della Torre
con Angelo Foletto e Gabriele Vacis

SABATO 20 LUGLIO 2013, ore 12.00
Come la Quinta di Beethoven
Antichi forni, Piaggia della Torre
con Enrico Girardi e Francisco Negrin

DOMENICA 21 LUGLIO 2013, ORE 12.00
The voice
Antichi forni, Piaggia della Torre
con Paola Ciarlantini e Giancarlo Landini

VENERDÌ 26 LUGLIO 2013, ORE 12.00
La nascita del diritto d’autore
Antichi forni, Piaggia della Torre
con Pietro Rescigno

SABATO 27 LUGLIO 2013, ORE 12.00
Amore e morte tra ombre e penombre
Antichi forni, Piaggia della Torre
con Fabio Brisighelli

DOMENICA 28 LUGLIO 2013, ORE 12.00
La sacerdotessa del rock nel tempio della lirica
con Patti Smith

DOMENICA 28 LUGLIO 2013, ORE 18.00
Benjamin Britten dalla parte dei più piccoli
con Alberto Batisti e Henning Brockhaus

GIOVEDÌ 1 AGOSTO 2013, ORE 12.00
Dai trovatori ai cantautori
con Simonetta Chiappini

VENERDI 2 AGOSTO 2013, ORE 12.00
Verdi vs Wagner: alla pari?
con Quirino Principe

SABATO 3 AGOSTO 2013, ORE 12.00
Il Trovatore o la scoperta della ferita
con Andrea Panzavolta

DOMENICA 4 AGOSTO 2013, ORE 12.00
Trivium judeorum: dalla scena urbana al palcoscenico
con Paola Magnarelli
il collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Macerata

GIOVEDÌ 8 AGOSTO 2013, ORE 12.00
Quando la musica racconta i sogni
con Carla Moreni e Lella Costa

VENERDÌ 9 AGOSTO 2013, ORE 12
Va’ pensiero e il nazionalismo musicale
con Elio Matassi

SABATO 10 AGOSTO 2013, ORE 12
Azucena madre matrigna
con Monia Andreani

DOMENICA 11 AGOSTO 2013, ORE 12
2014: l’opera è donna!
con Francesco Micheli